Lampade Gae Aulenti famose
Quali sono le lampade di Gae Aulenti più famose?
Esistono diverse lampade famose disegnate da Gae Aulenti, ma forse la più nota è la lampada Pipistrello. È una lampada da tavolo composta da una base in marmo bianco con uno stelo slanciato che sorregge un paralume bianco. Il paralume è realizzato in un materiale traslucido che permette alla luce di attraversarlo, creando una luce morbida e diffusa. La lampada prende il nome dalla parola "pipistrello", proprio perché ricorda un pipistrello con le ali spiegate.
Qual è il prezzo della lampada Pipistrello di Gae Aulenti?
Il prezzo della lampada Pipistrello varia a seconda del modello. Si parte da 827,16 € che è il prezzo della Minipipistrello tavolo a 2.196,00 € che è il costo della lampada da tavolo Pipistrello LED Tunable White. Su LampCommerce puoi approfittare degli sconti e della spedizione gratuita.
La storia di Gae Aulenti
La sua vita privata vede una lunga relazione con Carlo Ripa di Meana, da cui poi si allontanerà per divergenze politiche. La giovane Gae si dedica subito alla sua grande passione e, nel 1953, consegue la laurea in architettura presso il Politecnico di Milano. Abilitatasi alla professione nello stesso ateneo, la Aulenti subisce profondamente l'influenza del panorama architettonico italiano degli anni cinquanta, dedicandosi a quel recupero dei valori architettonici propri del passato che rappresenta la base del movimento Neoliberty. Collabora, tra il 1955 e il 1965, con Casabella e svolge il ruolo di assistente universitario sia all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, sia allo stesso Politecnico di Milano. A Venezia, dove lavora tra il 1960 e il 1962 affianca il professore di Composizione Architettonica Giuseppe Samonà, mentre a Milano diventa collaboratrice, dal 1964 al 1969, di Ernesto Nathan Rogers. A quegli anni risale il suo casuale incontro con Renzo Piano, allora impegnato in una ricerca per il professore. La collaborazione con il gruppo Olivetti le assicura un posto privilegiato nel panorama del design italiano, al punto di essere contattata da Gianni Agnelli perchè si occupi della ristrutturazione del suo appartamento di Brera. L'amicizia con Agnelli influirà molto sulla produzione della Aulenti che, più volte nel corso della sua carriera, si troverà a lavorare per l'imprenditore milanese. La sua fama, negli anni settanta, era ormai sbarcata anche oltreoceano. Emilio Ambasz, infatti, la vuole partecipe dell'esposizione Italian: the new Domestic Landscape, tenutasi nel '72 al MoMa di New York. Il suo "cursus honorum" accademico prosegue con l'incarico di corrispondente dell'Accademia Nazionale di San Luca a Roma, titolo del quale viene insignita nel 1984, e con la nomina di presidente dell'Accademia delle Belle Arti di Brera. Quando a Gae Aulenti si chiedeva di descrivere la sua architettura, la donna la raccontava come il frutto di una stretta relazione tra l'edificio e l'ambiente urbano, che in un certo senso costituiva la forza generatrice dello spazio architettonico. Il suo tentativo consisteva, nell'atto della progettazione, proprio nella trasmissione, al prodotto della sua architettura, di una serie di elementi molteplici e intensi che sono parte integrante dell'universo urbano. Per finire, nel 2005, costituisce la Gae Aulenti Architetti Associati. Il 31 ottobre 2012 muore a Milano, dopo aver ricevuto, alla Triennale, il premio alla carriera. Il 7 dicembre dello stesso anno è stata inaugurata e dedicata a lei una piazza del complesso della Unicredit Tower, a Milano. Tra le sue innumerevoli opere architettoniche vanno ricordate l'allestimento del Museo d'Orsay a Parigi, l'allestimento del Museo Nazionale d'Arte Moderna presso il Centre Georges Pompidou, a Parigi, edificio firmato dal suo collega Renzo Piano, e l'Istituto Italiano di Cultura a Tokyo. A queste si aggiungono numerosi altri interventi a livello nazionale e internazionale, oltre agli altrettanto numerosi oggetti di design ideati e realizzati dall'architetto Aulenti.